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Franco svizzero troppo forte, le imprese ricorrono al lavoro ridotto

Da inizio anno il franco svizzero ha perso terreno contro l’euro ma per le imprese della Confederazione si è trattato solo di una boccata d’aria, neppure troppo fresca. Il cambio eur-chf rimane infatti ancora sbilanciato in favore della valuta del Paese alpino, su quotazioni non distanti dai minimi del 16 gennaio 2015. Una data stampata nella memoria di chi ha a che fare con i cambi valutari.

In quella data, la SNB rinuncio alla difesa di quota 1,20 di eur-chf. Messa sotto pressione dai mercati, la Banca centrale svizzera dovette consumare molte riserve in franchi per impedire una violazione al ribasso della soglia. Alla fine rinunciò, senza alcun preavviso, e lascio il cambio libero di fluttuare. In realtà, più che fluttuare, il cambio crollo fino ai minimi di 0,979. Solo pochi giorni prima la SNB aveva confermato l’intenzione di difendere quota 1,20.

Il franco svizzero schiaccia le esportazioni

L’apprezzamento del franco svizzero sta causando notevoli difficoltà alle industrie della Confederazione. Gli ordini e l’appetibilità dei loro prodotti sui mercati internazionali, in particolare quelli dell’eurozona da cui la Svizzera è circondata, diminuiscono. Nel corso del 2023 la valuta del Paese alpino si è apprezzata di oltre il 5% nei confronti dell’euro e appare ben lontana l’area 1,20, raggiunta nell’aprile 2018. Ancora più irraggiungibile, dai livelli attuali, la soglia toccata nell’ottobre 2007 quando il cambio eur-usd superò 1,68.

Questa situazione ha spinto molte aziende a adottare misure drastiche, tra cui il lavoro ridotto. Il lavoro ridotto consente alle aziende, in accordo con i lavoratori, di ridurre l’orario di lavoro per un periodo limitato, con l’obiettivo di evitare licenziamenti e mantenere i contratti di lavoro. Secondo Swissmem, l’organizzazione dell’industria metalmeccanica ed elettrica, il numero di aziende che adottano questa pratica è notevolmente aumentato rispetto all’estate 2023.

“Il franco svizzero si è apprezzato in maniera significativa lo scorso anno e ha pesato sui profitti delle aziende svizzere attive a livello internazionale. Poiché molte società svizzere realizzano gran parte dei loro utili all’estero, l’andamento del franco svizzero ha un impatto diretto sugli utili delle società quotate in Svizzera. Gli utili generati all’estero devono essere convertiti in franchi svizzeri. Se il franco svizzero si apprezza, gli utili in franchi svizzeri diminuiscono” spiega Swissmem.

Boris Zürcher, direttore della divisione del lavoro presso la Segreteria di Stato dell’economia (Seco), stando agli ultimi dati raccolti sul mercato del lavoro ha confermato la tendenza a un aumento delle richieste di lavoro ridotto.

Il lavoro ridotto è una misura temporanea che può permettere di tamponare la situazione in attesa che le economie e le esportazioni ripartano. Ecco perché il recupero dell’euro messo a segno da inizio anno rappresenta una boccata d’aria ma non è sufficiente. Oggi il cambio tra euro e franco svizzero si attesta a 0,96, poco più di 4 punti percentuali dalla quota parità. Il valore è stato calcolato con il motore della piattaforma Cambiavalute.ch alle ore 12:20 del 23 febbraio 2024.

Il grafico mostra l'andamento del cambio eur-chf che potrebbe aver mostrato a inizio 2024 i primi segnali di inversione - fonte: Bloomberg

L’andamento del cambio tra euro e franco svizzero – Fonte: Bloomberg

Lo scenario futuro per la valuta elvetica

L’andamento del franco svizzero rappresenta un’incognita nel panorama economico attuale. Se da un lato la Banca nazionale svizzera (SNB) ha contribuito al rafforzamento della valuta attraverso l’aumento dei tassi di interesse, dall’altro diverse variabili rendono difficile una previsione .

Nonostante nel 2024 sia prevista una riduzione dei tassi di interesse, questa sarà probabilmente operata prima dalla BCE, cosa che potrebbe mettere ancora pressione al rialzo sulla valuta elvetica.

A favore del rafforzamento del franco svizzero rimane un contesto geopolitico globale instabile che spinge gli investitori verso le valute rifugio, come il dollaro USA e, appunto, il franco. La guerra in corso tra Russia e Ucraina e il rischio di una escalation in Medio Oriente rimarranno fattori a favore del franco svizzero. Peraltro, complice l’anno elettorale negli Stati Uniti, la valuta elvetica potrebbe rimanere davvero l’unica a fornire il rifugio desiderato dagli investitori.

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