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Importante nota d’informazione riguardo il nuovo accordo relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri – Determinazione dello status di nuovo frontaliere già nel 2023

Credit:BergerZoll ChiassoCC BY-SA 3.0

Il 1° febbraio 2023, il Senato italiano ha ratificato il nuovo Accordo con la Svizzera sul trattamento fiscale dei redditi dei lavoratori frontalieri. Attualmente, la procedura di ratifica è in attesa di essere nuovamente approvata dalla Camera dei Deputati italiana, come da prassi legislativa.
Si prevede che questa fase possa essere completata entro i prossimi mesi, sempre nel corso del 2023.

Il nuovo accordo consentirà allo Stato di residenza del lavoratore frontaliere di assoggettare tutti i redditi da lavoro dipendente prodotti da quest’ultimo e di eliminare il rischio della doppia imposizione. 

Il nuovo accordo introduce un doppio binario per la tassazione del lavoratore frontaliere. La differenziazione avverrà in funzione della classificazione di ciascun lavoratore come lavoratore frontaliere attuale (detto anche “vecchio frontaliere”) oppure nuovo lavoratore frontaliere. 

Per gli attuali lavoratori frontalieri si continuerà ad applicare il sistema fiscale ora vigente, ovvero una tassazione esclusiva in Svizzera (alla fonte) con il trasferimento delle somme dovute all’Italia sotto forma di ristorni. D’altro canto invece, i nuovi frontalieri saranno soggetti fiscali, oltre che in Svizzera, anche in Italia

Ai sensi del nuovo accordo, si veda l’art. 9, “sono lavoratori frontalieri attuali tutti quei lavoratori che alla data di entrata in vigore svolgono oppure che tra il 31 dicembre 2018 e la data dell’entrata in vigore hanno svolto un’attività di lavoro dipendente nell’area di frontiera in Svizzera per un datore di lavoro ivi residente, una stabile organizzazione o una base fissa svizzere”. Costoro sono imponibili solo in Svizzera. 

persone su autobus in svizzera
Foto di Morgan Von Gunten su Unsplash

Per stabilire quale sia la data di entrata in vigore del nuovo Accordo è necessario prendere in considerazione che il Protocollo d’intesa aggiuntivo. Questo documento, all’art. 2, stabilisce che la data di entrata in vigore sarà “[…]la data di ricezione dell’ultima delle notifiche con le quali i due Stati si comunicheranno l’avvenuto espletamento delle procedure interne necessarie previste da ciascun ordinamento per l’entrata in vigore: 

– del presente Protocollo, 

– e dell’Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana, con Protocollo aggiuntivo, relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, firmato a Roma, il 23 dicembre 2020.“. 

Seguendo quindi l’interpretazione che dà la Camera di commercio del Canton Ticino in questo articolo (Frontalieri e fiscalità, Determinazione dei nuovi frontalieri già nel 2023 – IMPORTANTE INFORMATIVA, datato 6 marzo 2023) l’entrata in vigore del nuovo Accordo produrrebbe i suoi effetti già nel 2023 e non solamente a partire dal 1 gennaio 2024.
Infatti tutti i frontalieri che, personalmente o per mezzo del proprio datore di lavoro, inoltreranno una richiesta di permesso G con data successiva rispetto alla data di completamento della procedura di ratifica del nuovo Accordo da parte dello Stato italiano saranno considerati “nuovi frontalieri”.

Quindi con buona probabilità e in estrema sintesi, il nuovo accordo e le modifiche fiscali che questo comporta avranno applicazione a partire dal 1 gennaio 2024 ma è molto probabile che quest’ultimo possa entrare in vigore già nel corso del 2023

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