fbpixel
Menu

Tassi d’interesse di riferimento per il Franco Svizzero: quali sono e come funzionano

La politica monetaria della Banca Nazionale Svizzera (BNS) si pone come obiettivi fondamentali quelli di garantire la crescita della Svizzera e controllare il tasso d’inflazione nell’ambito della stabilità dei prezzi. Gli strumenti che vengono adottati per il perseguimento di tali obiettivi riguardano soprattutto i tassi d’interesse.

Un livello alto dei tassi viene adottato normalmente per raffreddare un’economia che cresce molto e che quindi rischia di mettere in moto un pericoloso meccanismo inflazionistico. Infatti l’inflazione diminuisce il potere d’acquisto delle persone e riduce il budget di spesa delle imprese. Questo comporta che, se un’economia ha ricevuto la spinta della crescita da un elevato livello di indebitamento, i prezzi elevati rischiano di determinare inadempienze mettendo in crisi il sistema del prestito, con effetti disastrosi per tutto l’indotto. Per questa ragione, la Banca Centrale punta a far diminuire i consumi basati sul finanziamento con l’aumento del costo del denaro, in modo da portare a una riduzione dei prezzi combattendo il surriscaldamento economico. Tutto questo è reso possibile allorché l’inflazione è determinata da un eccesso di domanda.

Diverso è il caso in cui il costo della vita è il risultato di un deficit dell’offerta, come avviene in un periodo come questo, dove è in corso una grave crisi energetica che ha fatto impennare il prezzo delle materie prime. In questa circostanza, alzare i tassi d’interesse produce come effetto quello di abbassare la domanda in un’economia che non necessita di essere rallentata e che con una stretta rischia anzi di andare in recessione. La Banca Centrale, quindi, deve equilibrare la sua politica sui tassi d’interesse valutando il peso di ogni decisione sulla crescita e sui prezzi.

Perché un Franco troppo forte non fa bene all’economia svizzera

La BNS deve affrontare un problema in più rispetto ad altre Banche centrali, ossia il Franco Svizzero come bene rifugio. Soprattutto nei momenti di tensione dei mercati finanziari, gli investitori corrono ad acquistare la valuta elvetica per coprirsi dal rischio. Il conseguente rafforzamento della moneta però va a colpire l’economia della Svizzera, che dipende in buona parte dell’export. Infatti, un Franco Svizzero troppo forte rende meno competitivi i prodotti delle grandi aziende svizzere, con la conseguenza che diminuiscono la domanda e quindi le esportazioni. Alzare i tassi significa che il Franco rende di più e quindi risulta più favorevole tenerlo in portafoglio. Ciò porta inevitabilmente a un guadagno di valore della divisa.

I tassi d’interesse vengono diminuiti quando la Banca Centrale vuole rilanciare l’economia e l’occupazione depresse, o quando vi è una situazione di deflazione, ossia dove i prezzi al consumo non solo non crescono ma addirittura diminuiscono. Tassi più bassi vogliono dire che le famiglie e le imprese tendono a prendere a prestito maggiormente per acquistare e investire, poiché l’onere del finanziamento si riduce. In questo modo tutta la domanda complessiva viene messa in moto, le aziende producono di più, l’economia cresce e l’inflazione sale. Ciò avviene anche attraverso l’indebolimento della valuta, che rendendo di meno viene venduta sul mercato. Il meccanismo mette in moto le esportazioni, dal momento che i prodotti svizzeri risultano più convenienti, e tutto questo fa quindi crescere il PIL del Paese.

I tassi di riferimento della Banca Nazionale Svizzera

Ma quali sono i tassi d’interesse che la Banca Nazionale Svizzera tiene in considerazione nella conduzione della sua politica monetaria? Fondamentalmente sono tre quelli utilizzati: il tasso guida BNS, il SARON e il Rendimento delle Obbligazioni della Confederazione. Vediamoli di seguito nel dettaglio.

Tasso guida BNS

Il tasso guida non è altro che il tasso d’interesse al quale le banche commerciali possono rifinanziarsi presso la BNS. Da esso dipende la quantità di denaro che circola nell’economia. Quando è bassa, le banche svizzere chiedono più soldi all’istituto centrale, che vanno poi almeno in parte a finanziare le famiglie e le imprese. Nel momento in cui si alza, gli istituti di credito restringono la liquidità perché costa di più prendere a prestito presso la Banca Nazionale svizzera. Il tasso guida rappresenta il riferimento per tutto il sistema dei rendimenti sul mercato. Ogni variazione implica una dinamica direzionale dei rendimenti obbligazionari, dei tassi ipotecari e dei finanziamenti alle imprese, con implicazioni sul debito pubblico, sui mutui e sui prestiti richiesti.

Il tasso guida della Banca Centrale svizzera è stato abbassato sempre di più dopo la grande crisi del 2008, quando era al 2,75%. Nel 2011 era arrivato a zero e il 18 dicembre del 2014 è finito per la prima volta in territorio negativo di 25 punti base. Il 15 gennaio 2015 il Governatore della BNS Thomas Jordan decise a sorpresa di rimuovere il tetto al cambio EUR/CHF facendo sprofondare le quotazioni in una giornata shock nei mercati valutari. Per tentare di compensare l’enorme rafforzamento del Franco Svizzero, portò il tasso guida a -0,75%.

Thomas Jordan, Schweizerische Nationalbank, Praesident des Direktoriums, Zuerich, 2022. © Schweizerische Nationalbank

Questo livello è durato fino al 16 giugno 2022, allorché l’istituto monetario ha alzato per la prima volta il costo del denaro dopo 15 anni. La correzione di 50 punti base è stata seguita da un’altra stretta di 0,75 punti percentuali eseguita il 22 settembre 2022, con il tasso guida che ora si attesta allo 0,5%. Tale inasprimento è stato motivato dalla Banca con le accresciute pressioni inflazionistiche che si stanno pericolosamente insinuando nell’economia svizzera.

SARON

Il tasso di riferimento SARON è l’acronimo di Swiss Average Rate Overnight e rappresenta il tasso d’interesse overnight che viene applicato nel mercato monetario, sulla base delle operazioni pronti contro termine (cioè le cessioni di un certo numero di titoli che il venditore si impegna subito a riacquistare dal medesimo acquirente a un prezzo e una data predeterminati) effettuate dalle banche svizzere nel sistema interbancario. Il riferimento al mercato dei pronti contro termine è dettato dal fatto che si tratta di una piazza liquida, altamente regolamentata e con un’elevata integrità. Il calcolo è rappresentato dalla media dei tassi d’interesse overnight riferiti al Franco Svizzero.

Il SARON ha sostituito il Repo Overnight Index e si è unito ai tassi di riferimento svizzeri che comprendono un ventaglio di tassi a varie scadenze. Il parametro potrebbe essere utilizzato per diversi strumenti del mercato finanziario; tuttavia, è preferito per i prestiti garantiti per via dei bassi rischi di liquidità. Per questa ragione si tratta di un tasso poco volatile, o comunque che presenta minori oscillazioni in caso di fasi turbolente dei mercati rispetto a un tasso di riferimento basato sul mercato monetario non garantito. Il SARON costituisce una valida alternativa al LIBOR (acronimo di London Interbank Offered Rate, un tasso di interesse di riferimento a cui le più grandi banche al mondo si prestano denaro l’una con l’altra) in Franchi come riferimento.

Il tasso di riferimento overnight viene disciplinato dalla Legge federale sull’infrastruttura finanziaria (LInFi) come sistema multilaterale di negoziazione, mentre il calcolo e la pubblicazione quotidiana è ad opera di SIX Exchange, in tempo reale ogni 10 minuti attraverso la piattaforma di trading SIX Repo. Per tre volte al giorno, esattamente alle ore 12:00, 16:00 e 18:00 viene effettuata una revisione, con il fixing stabilito alle 18:00. Dal 2020 il SARON può essere utilizzato come sottostante degli strumenti finanziari commerciati nell’Unione Europea, grazie all’approvazione del regolamento UE sui benchmark e alla registrazione presso l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati. Quest’anno il SARON è rimasto negativo di circa 70 punti base fino a metà giugno, quando è avvenuto il primo rialzo dei tassi da parte della BNS. A quel punto è salito fino a -20 punti base, per poi inserirsi in territorio positivo allo 0,45% con l’ultima stretta di settembre.

Rendimento delle obbligazioni della Confederazione

Il rendimento delle obbligazioni della Confederazione consiste nel rendimento che si forma sul mercato dei titoli di Stato svizzeri a 10 anni. Da oltre 40 anni l’emissione delle obbligazioni da parte della Confederazione avviene attraverso un’asta competitiva, attuata dalla BNS e svolta secondo le regole predefinite sulla piattaforma SIX Repo AG. All’asta possono partecipare banche e società di trading che hanno un conto aperto presso la Banca Centrale e che vengono sottoposte alla vigilanza della FINMA o equiparabile. La Confederazione pubblica il tasso d’interesse e la durata prima dell’asta, mentre l’importo di emissione e il prezzo di vendita (e quindi il rendimento) vengono determinati in base a quante offerte sono arrivate e al fabbisogno di finanziamento della Confederazione. Quest’ultima si riserva di ridurre l’assegnazione nel caso in cui le offerte superino il fabbisogno di fondi.

Grafico coi Rendimenti delle obbligazioni della Confederazione svizzera
Rendimento delle obbligazioni della Confederazione dal 4-11-2021 al 3-11-2022

Le obbligazioni sono quotate al SIX (SwissExchange) e la BNS le accetta come copertura per le sue operazioni di pronti contro termine nell’ambito della gestione della liquidità. All’inizio del 2022 i rendimenti obbligazionari della Confederazione erano negativi, ma poi la crescita dell’inflazione e il costante rafforzamento del Franco Svizzero hanno alimentato la probabilità che la Banca Nazionale Svizzera alzasse i tassi d’interesse. Giocoforza i rendimenti sul mercato hanno cominciato a salire fino a un picco di giugno dell’1,45%, in concomitanza con l’aumento del costo del denaro da parte della BNS. Nei mesi successivi i rendimenti hanno ripreso a scendere fino a un minimo di 372 punti base. A partire da metà agosto, però, sono tornate le vendite che hanno spinto i rendimenti all’1,49%, massimo annuale allorché è arrivato il secondo rialzo dei tassi da parte dell’istituto centrale.

Perché sceglierci?

CambiaValute.ch è lo specialista svizzero dei cambi online.
Cambia comodamente da casa risparmiando fino all’80% rispetto alle tariffe di banche ed uffici cambio contanti.
Verifica ora quanto puoi risparmiare come frontaliere, privato o azienda.

Registrati ora gratis img
CambiaValute.ch logo