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Imposte alla fonte: ecco chi pagherà di più in Svizzera nel 2024

Tante novità e tante polemiche hanno interessato i frontalieri nel 2024. Dalla tassa sulla sanità che il governo italiano vuole imporre sui “vecchi frontalieri”, all’entrata in vigore del nuovo accordo tra Italia e Svizzera, alle novità introdotte sulle imposte alla fonte pagate in Svizzera. Di queste ultime ci occuperemo in questo articolo, per chiarire chi dovrà pagare di più e chi di meno.

Imposte alla fonte, cosa cambia

Da inizio anno sono entrate in vigore alcune modifiche sulle imposte alla fonte dovute dai frontalieri. Rientrano in questa definizione, al fine dell’applicazione di queste novità, i permessi G, i frontalieri assunti tramite notifica e i cittadini svizzeri residenti in Italia. In pratica tutti coloro che vengono tassati alla fonte (il prelievo viene effettuato dal datore di lavoro) in Svizzera.

Tutto nasce dall’applicazione del nuovo accordo sui frontalieri a partire dal luglio 2023. L’accordo ha creato la categoria dei “nuovi frontalieri”, che raccoglie i pendolari che vivono in un’area di confine e hanno un contratto di lavoro in Svizzera a partire dal luglio 2023. Chi invece possiede un contratto di assunzione precedente al luglio 2023, rientra nella categoria dei “vecchi frontalieri”.

L’accordo ha dato l’occasione per correggere alcune differenze di tassazione che esistevano in precedenza tra chi risiede in Svizzera e chi no, in base al “principio di non discriminazione”. In particolare, secondo le analisi dell’OCST, l’Organizzazione sindacale cristiano-sociale ticinese, sono due i profili impattati dal cambiamento.

  • Moltiplicatore comunale: ai frontalieri del Canton Ticino veniva applicato un moltiplicatore comunale del 100% calcolato sull’imposta di base. Si tratta di una delle tre voci del prelievo fiscale in Svizzera. Da inizio anno il calcolo viene effettuato anche per i frontalieri sul moltiplicatore comunale medio e non sul 100%. La modifica ha un effetto generalmente positivo per i frontalieri.
  • Cumulo dei redditi: in questo caso si tratta dell’applicazione di un’aliquota di tassazione maggiore sul contribuente, se il coniuge di questi percepisce un secondo reddito. Il principio del cumulo dei redditi veniva applicato ai residenti in Svizzera, alle coppie di frontalieri (ossia quando entrambi sono frontalieri), ai frontalieri fuori fascia residenti oltre i 20 chilometri dal confine e ai frontalieri con rientro settimanale. Ora la maggiore tassazione andrà a colpire anche i frontalieri del Canton Ticino residenti dentro la fascia dei venti chilometri che abbiano un coniuge che percepisce uno stipendio in Italia, gli unici che ancora beneficiavano dell’aliquota di favore, In questo caso, pertanto, la novità andrà ad appesantire il prelievo fiscale alla fonte.

Dove trovare le tabelle con le aliquote

Il Dipartimento dell’economia e delle finanze del Canton Ticino mette a disposizione le tabelle per il calcolo delle imposte alla fonte, identificate da lettere dell’alfabeto. Ecco chi pagherà meno tasse per effetto delle modifiche:

  1. Nubili, celibi, separati, divorziati e vedovi che non abbiano figli a carico (tabella A);
  2. Conviventi senza figli (A);
  3. Conviventi con figli (H se il frontaliere ha il reddito maggiore rispetto al convivente; A se minore);
  4. Coniugati con coniuge a carico (tabella B);
  5. Coniugati con lavoratore in Svizzera (C, oppure B se il coniuge del frontaliere ha un reddito netto inferiore a 7.700 franchi);

Pagheranno invece più tasse:

  • Coniugati con coniuge che lavora in Italia (tabella C o B se il coniuge del frontaliere ha un reddito netto annuo inferiore a 7.700 franchi);

Per chi dimora in Svizzera, per i frontalieri fuori fascia e quelli che rientrano settimanalmente in Italia, le tabelle da applicare sono le stesse. Queste categorie già erano assoggettate al principio del cumulo del reddito.

Per i nuovi frontalieri, le tabelle del prelievo alla fonte sono, rispettivamente, la R per le categorie 1 e 2 viste sopra, la U per la numero 3 (oppure R se reddito del frontaliere e minore di quello dell’altro genitore), la S per la numero 4, la T per la numero 5 (ma S se reddito del coniuge è inferiore a 7.700 franchi). Infine, per i coniugati con coniuge che lavora in Italia la tabella di riferimento sarà la T (o S se il reddito del frontaliere sarà inferiore al corrispettivo di 7.700 franchi svizzeri).

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