Come le imprese svizzere rispondono al nuovo mercato del lavoro e allo scenario economico attuale

Il panorama delle imprese svizzere si è trovato a fronteggiare una serie di ostacoli davvero fuori dal comune negli ultimi tre anni. Inizialmente, l’impatto devastante della pandemia ha messo a dura prova le aziende, costringendole a ripensare le loro strategie operative e ad adattarsi a una realtà imprevedibile. Successivamente, le difficoltà di approvvigionamento hanno aggiunto un ulteriore carico di lavoro e preoccupazione per le imprese, che hanno dovuto affrontare una crescente incertezza nella catena di distribuzione e nella produzione di materie prime.

Infine, la scarsa disponibilità di energia successivamente allo scoppio del conflitto russo-ucraino ha ulteriormente messo pressione al tessuto industriale svizzero (ed europeo).

Fortunatamente, molte di queste sfide sono state affrontate con successo e sono in via di risoluzione. Nonostante ciò, il settore delle imprese si trova ora di fronte a nuove problematiche strutturali che richiedono un’attenzione immediata. In particolare, l’innovazione aziendale e la carenza di forza lavoro si stanno profilando come questioni di primaria importanza per la Confederazione in questo 2023.

Per valutare l’attuale stato della capacità innovativa delle imprese svizzere e l’impatto della carenza di forza lavoro, UBS ha condotto un sondaggio rappresentativo che ha coinvolto 2500 aziende, fornendo una panoramica accurata delle tendenze e delle sfide affrontate dalle imprese fino a marzo 2023.

L’obiettivo principale di questa indagine è quello di valutare quanto le imprese svizzere siano in grado di innovare e di adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato. L’innovazione è diventata una leva fondamentale per mantenere un vantaggio competitivo nel panorama economico odierno. Le imprese che riescono ad abbracciare l’innovazione e ad adottare nuove tecnologie possono accrescere la loro produttività e sfruttare nuove opportunità di mercato.

L’innovazione d’impresa

Alla domanda Come ritiene sia cambiata la capacità innovativa dell’azienda in cui lavora negli ultimi tre anni?, ciò che è emerso dalle risposte sono i seguenti 3 punti:

• L’innovazione è un valore fondamentale per le aziende svizzere, con la maggior parte delle imprese che riconoscono la sua importanza. Nel settore dell’industria e tra le grandi imprese, nove aziende su dieci attribuiscono un alto valore alla capacità innovativa. Tuttavia, tra le piccole e medie imprese (PMI) e nel settore dei servizi, questa quota scende a otto su dieci.
  
• Nonostante le difficoltà degli ultimi tre anni, la capacità innovativa delle imprese svizzere ha resistito bene. Solo una PMI su dieci ammette di aver perso terreno rispetto alla concorrenza in termini di innovazione. Al contrario, una PMI su tre è riuscita a migliorare la propria capacità innovativa rispetto alla concorrenza.
  
• Tra le grandi imprese, questo risultato è stato addirittura raggiunto da una su due. Le grandi aziende potrebbero aver beneficiato di maggiori risorse negli ultimi anni per affrontare le sfide immediate, come quelle causate dalla pandemia, e per promuovere il processo di innovazione, a differenza delle PMI.

E ancora, alla domanda Come può migliorare la capacità di innovazione in azienda?, questi sono i punti salienti emersi dalle risposte:

Per oltre la metà delle aziende, l’innovazione diventa efficace quando si collabora con i clienti. Per i fornitori di servizi, è di gran lunga il driver più importante dell’innovazione, precedendo la collaborazione con altre aziende. Questo vale anche in gran parte del settore industriale.

In primo luogo, la cooperazione è un fattore importante per la capacità innovativa, sia con i clienti che con altre aziende. In secondo luogo, quasi due terzi delle aziende rafforzano la propria capacità innovativa fornendo ai dipendenti formazione e aggiornamento professionale.

Un approccio simile viene applicato ai cambiamenti nel modo in cui i dipendenti collaborano, come la tendenza al lavoro “agile”. Metà delle aziende considera questo aspetto come una misura cruciale per rafforzare l’innovazione.
Le misure tradizionali per rafforzare le capacità innovative vengono citate meno frequentemente.

L’importanza della forza lavoro

L’innovazione richiede non solo risorse e competenze, ma anche una forza lavoro adeguata. E qui entra in gioco il secondo aspetto affrontato da questo sondaggio: la carenza di risorse umane. L’economia svizzera sta affrontando una situazione in cui le competenze richieste dalle imprese superano l’offerta disponibile sul mercato del lavoro. Ciò rappresenta una sfida significativa per le aziende che devono trovare modi creativi per reclutare e trattenere talenti qualificati.

Alla domanda In che modo la carenza di forza lavoro sta attualmente influenzando la tua azienda o quale impatto avrebbe in futuro?, le risposte raccolte hanno evidenziato che la stragrande maggioranza delle aziende, di ogni dimensione e settore, citano come effetto della carenza di forza lavoro il sovraccarico lavorativo dei propi collaboratori.

Se la carenza di forza lavoro continuerà, infatti, il sovraccarico di lavoro comporterà costi più elevati, perché sia le aziende, da un lato, che i dipendenti, dall’altro, potrebbero vedere una diminuzione delle prestazioni mentali e fisiche, così come della motivazione. Inoltre, in una sorta di circolo vizioso, tutto questo potrebbe comportare un impatto negativo sulla capacità innovativa delle aziende, dato che spesso questa si basa sulle competenze e sull’esperienza proprio dei dipendenti.

I dipendenti non possono sostenere un’eccessiva pressione per un lungo periodo di tempo e le aziende dovranno valutare la necessità di apportare modifiche ai loro approcci sul lungo periodo. Tuttavia, il sondaggio mostra che attualmente le aziende non sono disposte a scendere a compromessi sulla gamma di prodotti o sulla qualità dei prodotti e servizi offerti.

La domanda successiva è stata Quali misure adotti per contrastare la carenza di forza lavoro esistente e come prevedi di reagire a una futura carenza? e gli intervistati hanno risposto che la priorità principale per le aziende che affrontano la carenza di forza lavoro è sfruttare al meglio le risorse già esistenti: quasi il 50% delle aziende intende trattenere i dipendenti più anziani per un periodo più lungo, mentre il 37% desidera creare un ambiente motivante per i lavoratori part-time al fine di aumentare la loro capacità produttiva.

Solo in pochi casi è stata menzionata l’opzione di aumentare l’utilizzo del potenziale straniero nella forza lavoro. Nonostante il ruolo dominante che ha avuto sul mercato del lavoro svizzero negli ultimi due decenni, la ricerca di personale all’estero non viene considerata una priorità.

Per ottenere successo in futuro, dunque, le aziende devono non solo essere in grado di reclutare dipendenti qualificati, ma anche offrire loro un ambiente attraente per trattenerli il più a lungo possibile e motivarli a gestire un carico di lavoro elevato. Ciò sarà fondamentale per mantenere o addirittura rafforzare le capacità innovative delle aziende, i cui dipendenti saranno dunque al centro dell’attenzione.

In conclusione, le imprese svizzere si trovano ora a esaminare attentamente la loro capacità innovativa e a fronteggiare la carenza di forza lavoro come nuove sfide strutturali, in un quadro economico ancora in lenta ripresa: l’inflazione, il conseguente innalzamento dei tassi di interesse e l’apprezzamento del franco svizzero nei confronti di euro e dollaro sono visti come i principali ostacoli per la crescita del PIL elvetico nel 2023.

Per ulteriori approfondimenti, rimandiamo alla pagina ufficiale del sondaggio di UBS.